lunedì 1 febbraio 2010

INIZIO INIZIO

L'uomo è in rapporto con la musica sin dal suo concepimento nel ventre materno. Il battito del cuore è simile a quello di una cassa e ce lo portiamo dentro per sempre. Non dimentichiamo che tutti i suoni che arrivano alle orecchie di un essere umano nella pancia sono attutiti dalla presenza del liquido amniotico, e questo produce sonorità particolari per tutti i mesi della gravidanza di una donna, ma i bambini imparano a riconoscere le voci dei propri genitori. Siamo fatti di musica. La musica esiste certamente prima dell'uomo e continuerà ad esistere dopo di lui. Anche le droghe sono nate prima dell'uomo (ma preferisco chiamarle sostanze, poichè la parola droga è connotata solo negativamente e si riferisce principalmente alle sostanze illegali. Non bisogna dimenticare le sostanze legali quali alcool, tabacco, caffè e farmaci ugualmente pericolose se se ne fa abuso o comunque uso fuori controllo medico. Dato che qui intendo occuparmi della cultura occidentale, non tratterò quello che concerne il rapporto esistente tra musica e sostanze nelle culture tradizionali di tutto il mondo. Una cosa importante però va detta e sottolineata. Esiste una differenza abissale tra uso tradizionale di sostanze e l'abuso di esse al quale assistiamo in occidente: nelle culture tradizionali le sostanze, qualunque esse siano e qualunque sia il rito, sono usate principalmente al loro interno dove esistono regole rigidissime, oltre che una guida (sciamano/sciamana) importantissima per la buona riuscita del rito stesso. In occidente, consumiamo droghe esattamente come consumiamo jeans e telefonini. Sono pochi quelli che hanno una cultura delle sostanze e ne comprendono i reali pericoli fuori da ogni ideologia proibizionista.  I più le usano in maniera "deculturalizzata", ovvero totalmente fuori dal loro originario contesto d'uso e quindi con effetti differenti (dovuti anche alla scarsità di conoscenze delle diverse sostanze assunte e delle modalità di assunzione). Viviamo in una società consumistica. Consumiamo sostanze e musica. Proviamo a capirci qualcosa di più di questo connubio.

venerdì 22 gennaio 2010

Inizio non inizio

TESTO di
Cocaine Habit Blues - 1930


Cocaine habit mighty bad
It's the worst old habit that I ever had
Honey take a whiff on me

I went to Mr Beaman's in a lope
Saw a sign on the window said no more dope
Hey, hey, honey take a whiff on me

If you don't believe cocaine is good
Ask Alma Rose at Minglewood
Hey, hey, honey take a whiff on me

I love my whiskey, and I love my gin
But the way I love my coke is a doggone sin
Hey, hey, honey take a whiff on me

Since cocaine went out of style
You can catch them shooting needles all the while
Hey, hey, honey take a whiff on me

It takes a little coke to give me ease
Strut my stuff long as you please
Hey, hey, honey take a whiff on me



Ho iniziato con questo brano che mi piace particolarmente, ma lo riprenderò più avanti quando affronterò gli anni '30 negli Stati Uniti.

mercoledì 20 gennaio 2010

lunedì 18 gennaio 2010

INTRODUZIONE





Copertina di R.Crumb realizzata nel 1979
per la label YAZOO
di seguito il link del brano 
COCAINE HABIT BLUES del 1930
http://www.youtube.com/watch?v=WWt8KK_Cvfo


Questo blog vuole raccontare come il rapporto tra musiche e sostanze stupefacenti nella cultura occidentale abbia radici lontane. Proverò a mettere insieme rapporti della musica con questioni storiche e culturali più in generale. L'idea di fondo è il tentativo di ribaltare, almeno in parte,  l'opinione secondo la quale la musica attuale sia colpevole di istigarein modo indiscriminato i più giovani al consumo di droghe di ogni genere.Credo l'arte tutta abbia espresso anche la vita di tutti i giorni. La forma canzone, in particolare, è piena di riferimenti alle sostanze, ma non per questo istiga al consumo più di quanto possa fare per esempio la pubblicità, il cinema, la letteratura, il fumetto, ecc. Inevitabilmente racconterò anche la storia delle droghe, di come esse siano state sempre usate a scopi ricreativi ben prima del Jazz o del Rock'n Roll, entrambe giudicate "musiche sataniche". Non intendo certo  avallare e giustificare l'abuso di droghe che è per lo più legato ad istinti consumistici ormai dilaganti tra adulti e giovani, i quali sono stimolati da tante fonti e non solo dalla musica. Infine parlerò dei giovani, senza tralasciare il rapporto che essi hanno con il mondo adulto. Il tutto sarà mescolato sapientemente e condito da immagini, video e musica di varie epoche. Spero ciò permetta di riflettere in maniera altra sul mondo delle sostanze e del rapporto che esse hanno con l'essere umano. A presto i primi brani.